Nera Business / Blog / Produttività e crescita personale / Comunicazione verbale, paraverbale e non verbale

Comunicazione verbale, paraverbale e non verbale

Comunicare è inevitabile: ogni gesto, parola o silenzio trasmette un messaggio. La comunicazione si divide in tre canali principali: verbale (contenuto), paraverbale (tono, ritmo) e non verbale (gesti, postura). Padroneggiare questi aspetti è essenziale per relazionarsi in modo efficace.

Autore

Angela De Rosa

Tempo di lettura

7 minuti

La comunicazione è una delle azioni più naturali che compiamo, spesso senza rendercene conto. È impossibile non comunicare: ogni gesto, sguardo o silenzio trasmette un messaggio agli altri. Per questo motivo, conoscere e padroneggiare i tre principali canali di comunicazione, verbale, paraverbale e non verbale, è fondamentale.

Cos’è la comunicazione verbale?

La comunicazione verbale riguarda il contenuto del messaggio trasmesso tramite parole scritte o parlate. Sebbene gli studi di Albert Mehrabian abbiano dimostrato che il verbale influisce solo per il 7% sul risultato complessivo di un messaggio, non va sottovalutato.

Un messaggio verbale efficace deve:

  • essere chiaro e semplice, evitando termini complessi e frasi troppo lunghe;
  • trasmettere contenuti utili, per non rischiare di annoiare o perdere il pubblico;
  • essere congruente con gli altri canali di comunicazione.

Esempio pratico

Se spieghi un concetto complesso, usa esempi concreti e un linguaggio adatto al tuo interlocutore per favorire la comprensione.

Comunicazione paraverbale: come lo dici conta più di cosa dici

Il canale paraverbale è responsabile di circa il 38% dell’efficacia del messaggio. Riguarda il modo in cui il messaggio viene trasmesso, ovvero l’intonazione, il ritmo, il timbro e il volume della voce.

Gli elementi chiave della comunicazione paraverbale sono:

  1. tono: influenza l’emozione percepita nel messaggio. Può essere amichevole, autoritario, sarcastico, ecc.;
  2. ritmo: rallentare o accelerare il discorso può trasmettere calma o urgenza;
  3. timbro: rende la voce unica e può evocare emozioni specifiche (caldo, vivace, freddo);
  4. volume: un volume alto può esprimere sicurezza, mentre uno basso può suggerire timidezza.

Esempio pratico

Un “grazie” pronunciato con un tono sarcastico o sincero trasmette due messaggi completamente diversi.

Comunicazione non verbale: il linguaggio del corpo che parla per noi

La comunicazione non verbale rappresenta il 55% del messaggio complessivo. Include:

  • espressioni facciali: il sorriso, lo sguardo e i movimenti del viso;
  • postura: una postura aperta trasmette sicurezza, mentre una chiusa può suggerire disagio;
  • movimenti: gesti, distanza dall’interlocutore e movimenti inconsci (ad esempio tamburellare le dita).

Questo tipo di comunicazione è spesso inconscio ma incredibilmente potente, perché riflette ciò che proviamo realmente. Come migliorare la comunicazione non verbale?

  1. osserva il tuo linguaggio del corpo: sei aperto e rilassato o rigido e chiuso?
  2. analizza gli altri: noti incongruenze tra le loro parole e i loro gesti?
  3. esercitati: ad esempio mantieni il contatto visivo e usa gesti che supportano il messaggio verbale.

Conclusione

Comunicare in modo efficace significa saper gestire tutti e tre i canali contemporaneamente. Non basta avere un messaggio chiaro (verbale), ma è fondamentale trasmetterlo con il giusto tono (paraverbale) e supportarlo con gesti ed espressioni congruenti (non verbale).

Per approfondire le tecniche di comunicazione e migliorare le tue competenze, ti consigliamo di esplorare il nostro corso di comunicazione.

Il tuo prossimo passo? Allenati ogni giorno: osserva te stesso e gli altri, metti in pratica ciò che hai imparato e scoprirai quanto potenziale puoi esprimere con una comunicazione davvero consapevole.

online il 02.08.2021

aggiornato il 24.11.2024

Per approfondire

Quanto è importante saper gestire le risorse umane?

4 minuti

Come migliorare la gestione aziendale: il metodo Nera

7 minuti

Che cos’è l’affiancamento lavorativo

8 minuti