Comunicazione verbale, paraverbale e non verbale
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Comunicazione verbale, paraverbale e non verbale
Comunicare è inevitabile: ogni gesto, parola o silenzio trasmette un messaggio. La comunicazione si divide in tre canali principali: verbale (contenuto), paraverbale (tono, ritmo) e non verbale (gesti, postura). Padroneggiare questi aspetti è essenziale per relazionarsi in modo efficace.
La comunicazione è una delle azioni più naturali che compiamo, spesso senza rendercene conto. È impossibile non comunicare: ogni gesto, sguardo o silenzio trasmette un messaggio agli altri. Per questo motivo, conoscere e padroneggiare i tre principali canali di comunicazione, verbale, paraverbale e non verbale, è fondamentale.
Cos’è la comunicazione verbale?
La comunicazione verbale riguarda il contenuto del messaggio trasmesso tramite parole scritte o parlate. Sebbene gli studi di Albert Mehrabian abbiano dimostrato che il verbale influisce solo per il 7% sul risultato complessivo di un messaggio, non va sottovalutato.
Un messaggio verbale efficace deve:
- essere chiaro e semplice, evitando termini complessi e frasi troppo lunghe;
- trasmettere contenuti utili, per non rischiare di annoiare o perdere il pubblico;
- essere congruente con gli altri canali di comunicazione.
Esempio pratico
Se spieghi un concetto complesso, usa esempi concreti e un linguaggio adatto al tuo interlocutore per favorire la comprensione.
Comunicazione paraverbale: come lo dici conta più di cosa dici
Il canale paraverbale è responsabile di circa il 38% dell’efficacia del messaggio. Riguarda il modo in cui il messaggio viene trasmesso, ovvero l’intonazione, il ritmo, il timbro e il volume della voce.
Gli elementi chiave della comunicazione paraverbale sono:
- tono: influenza l’emozione percepita nel messaggio. Può essere amichevole, autoritario, sarcastico, ecc.;
- ritmo: rallentare o accelerare il discorso può trasmettere calma o urgenza;
- timbro: rende la voce unica e può evocare emozioni specifiche (caldo, vivace, freddo);
- volume: un volume alto può esprimere sicurezza, mentre uno basso può suggerire timidezza.
Esempio pratico
Un “grazie” pronunciato con un tono sarcastico o sincero trasmette due messaggi completamente diversi.
Comunicazione non verbale: il linguaggio del corpo che parla per noi
La comunicazione non verbale rappresenta il 55% del messaggio complessivo. Include:
- espressioni facciali: il sorriso, lo sguardo e i movimenti del viso;
- postura: una postura aperta trasmette sicurezza, mentre una chiusa può suggerire disagio;
- movimenti: gesti, distanza dall’interlocutore e movimenti inconsci (ad esempio tamburellare le dita).
Questo tipo di comunicazione è spesso inconscio ma incredibilmente potente, perché riflette ciò che proviamo realmente. Come migliorare la comunicazione non verbale?
- osserva il tuo linguaggio del corpo: sei aperto e rilassato o rigido e chiuso?
- analizza gli altri: noti incongruenze tra le loro parole e i loro gesti?
- esercitati: ad esempio mantieni il contatto visivo e usa gesti che supportano il messaggio verbale.
Conclusione
Comunicare in modo efficace significa saper gestire tutti e tre i canali contemporaneamente. Non basta avere un messaggio chiaro (verbale), ma è fondamentale trasmetterlo con il giusto tono (paraverbale) e supportarlo con gesti ed espressioni congruenti (non verbale).
Per approfondire le tecniche di comunicazione e migliorare le tue competenze, ti consigliamo di esplorare il nostro corso di comunicazione.
Il tuo prossimo passo? Allenati ogni giorno: osserva te stesso e gli altri, metti in pratica ciò che hai imparato e scoprirai quanto potenziale puoi esprimere con una comunicazione davvero consapevole.